LA FICTION DELLA VERSIONE UFFICIALE
LA LOGICA DELLA COSPIRAZIONE
L’INDICIBILE MESSO IN SCENA
IN PIENO GIORNO
IL CASO KENNEDY
LA RICOSTRUZIONE DI OLTRE 60 ANNI DI INDAGINI SULL’EVENTO CHE HA CAMBIATO LA STORIA AFFINCHÈ LA STORIA NON CAMBIASSE

Un presidente americano, J. F. Kennedy, pronto a invertire la rotta della proiezione internazionale degli Stati Uniti, indirizzandola verso la coesistenza pacifica con l’Unione Sovietica e il disimpegno militare dal Vietnam.
Il direttore della CIA, destituito dal presidente, successivamente chiamato a far parte della commissione incaricata di far luce sull’omicidio del capo di stato.


Un giovane, impiegato durante il suo servizio nei Marines come operatore radar di missioni segretissime, che si congeda per trasferirsi in Unione Sovietica, a casa del nemico, rinnegando la propria nazione e dichiarando la sua devozione per Marx e il comunismo. Determinato a rientrare in America con la giovane consorte russa, riottiene rapidamente il passaporto e sostegno finanziario, senza che alcuno si preoccupi di interrogarlo. Poco tempo dopo, questo stesso individuo viene accusato di aver sparato al leader americano dal sesto piano del Texas School Book Depository.
Una madre separata di Dallas che accoglie con affetto la giovane russa, in difficoltà coniugali, e le sue bambine ancora in fasce, offrendole ospitalità nella propria abitazione. Una persona generosa, confidente dell’amante dell’ex capo della CIA licenziato da Kennedy, figlia di un dirigente dell’USAID, sorella di una psicologa stipendiata dalla stessa agenzia di intelligence. Una benefattrice che si occupa anche del coniuge della cittadina sovietica, l’ex-marine transfuga, procurandogli un impiego al Texas School Book Depository giusto un mese prima dell’assassinio del presidente.


I sanitari del Parkland Hospital di Dallas che descrivono le lesioni della vittima illustre in un modo, mentre l’esame post-mortem ufficiale condotto dai medici della Marina militare le rappresenta in maniera completamente diversa.
Il responsabile della sicurezza presidenziale che sottrae, arma alla mano, la salma di Kennedy alle autorità locali, impedendo che l’autopsia venga eseguita da personale civile in Texas.


Due feretri che arrivano in momenti distinti all’ospedale della Marina militare, sede designata per l’esame autoptico: una bara cerimoniale certamente vuota; l’altra essenziale, in alluminio, senza dubbio contenente il corpo del presidente. Chi scorta la prima ignora l’esistenza della seconda e viceversa.
Il giovane ex-marine, viene arrestato al Texas Theatre, accusato dell’omicidio di un poliziotto. Dall’uscita posteriore, un altro giovane, molto somigliante a quello portato fuori tra due ali di folla dall’uscita principale, esce in manette e viene spinto in un’auto. Di quest’ultimo non si saprà più nulla.

Questi rappresentano solo alcuni degli elementi del racconto “IN PIENO GIORNO”, un’opera realizzata da Elia Mercanzin, frutto di prolungate indagini su trattati, filmati documentari e fonti primarie. Un’analisi che, con chiarezza e metodicità, evidenzia la fondamentale incongruenza della narrazione ufficiale, conducendo a valutare non solo il complotto come la spiegazione più plausibile e razionale, ma anche la possibilità che sia avvenuto qualcosa di sconcertante per gli stessi architetti della cospirazione. Esaminando gli eventi da un’angolazione inedita e connettendo gli indizi sparsi, appare ragionevole supporre che un elemento esterno si sia inserito in una strategia prestabilita; che sia avvenuto un “imprevisto” programmato da alcuni all’insaputa di altri. Una scommessa estrema giocata con freddezza calcolatrice e spietata determinazione. Una narrazione coinvolgente, che fonde elementi di noir, thriller investigativo e spy story, concepita per illuminare l’episodio che ha alterato il corso della Storia, attraverso una prospettiva interpretativa innovativa.
IN PIENO GIORNO
venerdì 9 maggio, Padova